C’è chi dice che il caldo è meglio del freddo in ambito terapeutico.
C’è chi dice che il freddo è meglio del caldo.
Ma chi ha ragione?
Al momento in ambito scientifico sembrerebbe che si possa solo affermare che il freddo (per esempio la borsa del ghiaccio) è utile solo se applicato nelle prime 6 ore dall’infortunio. Mentre, dopo le prime 12 ore dovrebbe essere utilizzato con cautela, in quanto potrebbe rallentare la guarigione dei tessuti. (Racinais et al. 2024)
L’utilizzo del freddo nelle prime 6 ore dall’infortunio sembrerebbe:
- alleviare il dolore percepito grazie ad una diminuzione locale di temperatura. Questo sembra influisca in modo positivo sia su nervi che muscoli coinvolti nell’infortunio;
- creando vasocostrizione, l’afflusso del sangue diminuisce e di conseguenza sembra si riesca a limitare il gonfiore;
- diminuisce l’attività delle cellule del sistema immunitario responsabili del rilasciando di molecole infiammatorie;
Consigli pratici per l’uso del freddo:
- la temperatura ottimale varia dall’acqua fredda ceh scende dal lavandino agli 0 gradi;
- se si usa il ghiaccio è meglio mettere un panno tra la borsa del ghiaccio e la pelle per evitare l’eccessivo raffreddamento dell’area.
- applicando il ghiaccio si sente prima freddo, poi bruciare seguito da dolore ed insensibilità dell’area. Quindi bisogna regolarsi con l’applicazione di esso rimuovendolo alla sensazione di freddo.
Passate le prime 12 ore dall’infortunio o se si soffre di dolori cronici, sembrerebbe che l’utilizzo del caldo sia il più appropriato in quanto:
- il caldo, tramite l’attivazioni dei termorecettori (le cellule del nostro corpo che sentono le variazioni di temperatura) sembra riesca da inibire i segnali di dolore che il nostro corpo invia al cervello. Quindi, come il freddo, anch’esso rappresenta un valido approccio terapeutico per alleviare il dolore se applicato al momento giusto;
- aumenta il flusso sanguigno aiutando così a portare più nutrienti, ossigeno ai tessuti, promuovendo una guarigione più rapida;
- migliora l’elasticità e la flessibilità dei tessuti.
Consigli pratici per l’uso del caldo:
- la temperatura ideale e sufficiente sembra essere intorno ai 40 gradi. È infatti stato verificato che l’irrorazione sanguigna di un muscolo alla temperatura di 42 gradi, aumenta al 144%. Quindi non c’è bisogno di utilizzare dell’acqua che sia troppo calda per ottenere il massimo degli effetti benefici da questo tipo di intervento terapeutico;
- il tempo di applicazione per ottenere la massima efficacia varia in base alla profondità dei tessuti coinvolti nell’infortunio. Indicativamente sembra ci vogliano circa 30 min per trattare efficacemente un’area che sia 2 cm sotto lo strato cutaneo. Di conseguenza, se si utilizza la boule dell’acqua calda, è melgio ricordarsi di lasciarla per almeno mezzora sull’area dolorante. A meno che si tratti di un trauma molto superficiale.
(Bertelsman, 2024)
Referenze:
Racinais S., Dablainville V., Rousse Y., Ihsan M., Grant M., Shobersberger W., Budgett R. and Engebresten L. (2024). Cryotherapy for treating soft injuries in sport medicine: a critical review. British Journal of Sports Medicine. vol 58. issue 20.
Bertelsman T. (2024). Heat vs Cold Therapy: Which is the best for musculoskeletal injuries?. Disponibile all pagina: https://chiroup.com/blog/heat-vs-cold-therapy-which-is-best-for-musculoskeletal-injuries. [Visitato il 25.08.2025]