Che cos’è la Chiropratica?

Etimologia della parola “Chiropratica”

​La parola Chiropratica deriva dal greco ed è formata da due elementi:

Chiro– che deriva dalla parola greca “kheir che significa mani;

Practica – che deriva dalla parola greca “Praktikos” che significa fatto.

Quindi Chiropratica significa letteralmente “fatto con le mani” (Dictionary.com, 2017)

Definizioni:

La Chiropratica

La pratica della Chiropratica consiste nella localizzazione, trattamento e prevenzione di tensioni articolari, muscolari e irritazioni meccaniche ai nervi. I trattamenti sono basati sull’applicazione di precise tecniche manuali e esercizio fisico mirati a migliorare il funzionamento meccanico del corpo umano e diminuire lo stress a livello del sistema nervoso (WFC, 2001).                      

In Italia la Chiropratica è diventata ufficialmente una professione sanitaria grazie alla Legge Lorenzin del 2018.

Principi teorici fondamentali della Chiropratica

Secondo la teoria della chiropratica tradizionale, un’alterazione della mobilità vertebrale può influenzare il funzionamento del sistema muscolo-scheletrico, il sistema nervoso o provocare dei cambiamenti metaboloci tissutali in situ (infiammazione). Queste disfunzioni della colonna vertebrale, vengono definite come “sublussazioni” chiropratiche.

C’è da sottolineare, che il termine “sublussazione” in chiropratica non va frainteso con il termine utilizzato in medicina. In quanto, in ambito medico, una sublussazione consiste in una “dislocazione parziale” di una articolazione mentre in chiropratica assume tutt’altro significato.

Una volta che le “sublussazioni” chiropratiche vertebrali vengono identificate, il ruolo del Chiropratico sarà quello di intervenire per rimuoverle tramite delle manipolazioni vertebrali specifiche, in modo da promuovere l’abilità intrinseca del nostro corpo di guarire. (Spangaro e De Stefani, 2000)

Quanti tipi di “sublussazioni” chiropratiche esistono?

Esistono principalmente due tipi diversi di “sublussazioni”. Ci sono “sublussazioni” primarie e secondarie.

Le “sublussazioni” chiropratiche primarie

Una “sublussazione” chiropratica primaria è un’area della colonna vertebrale disfunzionale che viene identificata come la causa principale del problema o della sintomatologia. Per esempio, se si soffre di cervicalgia ed essa è stata causata da un trauma o da una postura errata che ha sollecitato esclusinamente il collo, le tensioni vertebrali presenti nel tratto cervicale, verranno classificate come “sublussazioni” primarie.

Le “sublussazioni” chiropratiche secondarie

Qualora un’area della colonna vertebrale è disfunzionale e sintomatica, ma questa disfunzione è stata causata da problemi primari riscontrati in altre parti del corpo, essa verrà definita come “sublussazione” chiropratica vertebrale secondaria. Per esempio, un mal di schiena che si sviluppa perchè dopo essersi fatti male ad una gamba si inizia a zoppicare. In questo caso, le disfunzioni vertebrali presenti nel tratto lombare verranno classificate come “sublussazioni” chiropratiche secondarie.

In che modo un’area rigidità della colonna vertebrale può influire sul funzionamento del nostro corpo?

Se una parte della colonna vertebrale si irrigidisce molto a livello muscolare e/o a livello articolare si potrebbero riscontrare:

  • alterazione di funzione del sistema muscolo-scheletrico. Qualora una o più sezioni della colonna vertebrale perdessero la loro mobilità, i dischi intervertebrali, le faccette articolari e muscoli ad esse connesse potrebbero non funzionare nella maniera corretta. Causando così sovraccarichi strutturali, infiammazione e dolore.
  • alterazione di funzione del sistema nervoso. I nervi si diramano dal midollo spinale ed escono dalla colonna vertebrale attraverso i forami intervertebrali. Se una porzione della colonna vertebrale diventa molto rigida, in presenza o in assenza di danni ai dischi intervertebrali, si potrebbero sviluppare delle irritazioni dei nervi. Di conseguenza si potrebbero riscontrare debolezze, formicolii, bruciore o dolore nelle parti del corpo innervate da essi.
  • cambiamenti metabolici tissutali. Qualora i dischi intervertebrali, le articolazioni e i muscoli facenti parte o meno (aree di compensazione) dell’area disfunzionale vadano ad irritarsi sufficientemente inizieranno vari processi infiammatori delle strutture conivolte.

(Spangaro e De Stefani, 2000)

Il Riconoscimento della professione Chiropratica in Italia 

In Italia la Chiropratica viene riconosciuta da due leggi:

  • Legge 24 Dicembre 2007, n. 244, Articolo 2 comma 355 | Grazie a questa legge è diventato legale praticare la Chiropratica in Italia. “È istituito presso il Ministero della Salute […] un registro dei dottori in chiropratica. […]. Il laureato in chiropratica ha il titolo di dottore in chiropratica ed esercita le sue mansioni legalmente come professionista sanitario di grado primario nel campo del diritto alla salute, ai sensi della normativa vigente.”
  • ​La legge “Lorenzin” del 31.01.2018 della Legge n. 3/2018, all’articolo 7. Nella quale è stata fatta rientrare la Chiropratica tra le professioni sanitarie. (AIC, 2021)

Applicazioni e limiti del Trattamento Chiropratico – Ministero della Sanità

Nella circolare Numero 66 del 12 Settembre del 1984 venne pubblicate le indicazioni e i limiti per l’applicazione della Chiropratica in Italia. Per quanto riguarda le indicazioni al trattamento vennero elencate le seguenti alterazioni funzionali delle vertebre e del bacino:

  • il dolore al collo con o senza dolore al braccio;
  • il mal di schiena toracico con o senza dolori intercostali;
  • il mal di schiena lombare con o senza dolore alle gambe;
  • le discopatie.

Mentre in questa circolare, le condizioni elencate qui di seguito vennero considerate come una contro-indicazione per il trattamento chiropratico:

  • le neoplasie;
  • infezioni alle ossa;
  • le ernie discali espulse;
  • le fratture non guarite in modo corretto;
  • la spondilolistesi con concomitante spondilolisi;
  • un’osteoporosi molto severa.

(ABC – Chiropratica, 2013)

Referenze:

  1. Dictionary.com. (2017). Define chiropractic. Disponibile all’indirizzo: http://www.dictionary.com/browse/chiropractic 
  2. Associazione Italiana Chiropratici. 2020. Disponibile all’indirizzo: https://chiropratica.it/
  3. WFC (2001). Definizione di Chiropratica. Disponibile all’indirizzo https://www.wfc.org/website/index.php?option=com_content&view=article&id=90&Itemid=11
  4. ABC – Chiropratica. Definizioni e Applicazioni dell Chiropratica. Disponibile alla pagina: http://www.chiropratica-abc.it/ita-chiropratica/chiropratica-definizione-applicazioni.html#defin_7 [Visitata il 12.03.2021]
  5. Spangaro M. e De Stefani A. (2000). Chiropratica. Disponibile alla pagina: https://docs.univr.it/documenti/Documento/allegati/allegati175398.pdf. [Visitata il 18.11.2025]