La Chiropratica per la Scoliosi

Cos’è la Scoliosi? La Chiropratica mi può aiutare?

La Scoliosi consiste nell’avere una o più deviazioni laterali della colonna vertebrale. Alcune forme di Scoliosi rappresentano solo un fattore estetico, mentre altre possono arrivare a influenzare la nostra vita di tutti i giorni in una maniera consistente. Qualora abbiate una scoliosi sintomatica che non necessita interventi chirurgici, ciò di cui avete bisogno è un po’ di conoscenza a riguardo e l’aiuto di un bravo terapista. Questo vi permetterà di alleviare i vostri sintomi e vivere una vota normale senza farvi limitare o rallentare da questa condizione (Highsmith et al, 2020). Se soffrite di Scoliosi, il Chiropratico può aiutarvi!

Incidenza nella popolazione

Le stime dell’incidenza della scoliosi nella popolazione variano in base alle sorgenti delle informazioni.  Nei siti americani sembra che negli USA l’incidenza sia del 2-3% (AANS, 2020), in quelli inglesi sembra che in Gran Bretagna l’incidenza sia del 2-4% (UKSC, 2020) e in Italia sembra ci sia un’incidenza del 0,4-4%. Le scoliosi leggere o moderate sembrano colpire maggiormente la popolazione femminile che sembra essere colpita quattro volte tanto quella maschile. Per le Scoliosi severe, che sono molto rare, la popolazione maschile sembra esserne la più colpita (Martucci, 2017). La Scoliosi si può sviluppare a qualsiasi età, ma è molto più comune che si sviluppi durante la fase di maturazione del nostro scheletro che va da quando nasciamo fino ai 18-20 anni. (Pennisi, 2020)

La scoliosi mi da sintomi?

lo sapevate che avere una Scoliosi non è sinonimo di dolore, tensione o debolezza? Qualora la parte della schiena affetta da una leggera o moderata scoliosi rimane funzionale, la curvatura della schiena potrebbe solo essere notata dal soggetto o da altri come un segno di asimmetria fisica o scoperta casualmente durante investigazioni per altre condizioni. 

Anatomia della colonna vertebrale

Nella colonna vertebrale ci sono all’incirca 34-35 ossa chiamate vertebre. In media, 24 di esse sono singole entità articolate tra di loro e vengono, in base alla porzione della colonna in cui si trovano, chiamate cervicali, toraciche o lombari.

Nel bacino, qualche centimetro sotto il livello della cintura, cinque di esse sono fuse tra di loro. Questo gruppo di ossa fuse viene chiamato osso sacro. Le ultime 4 o 5 vertebre della colonna vertebrale sono molto piccole e a volte sono fuse, mentre in altri casi sono articolate. Queste vertebre finali della colonna vertebrale prendono il nome di coccige.

Curvature della colonna vertebrale

La colonna vertebrale presenta tre curvature principali sul piano sagittale. Innanzitutto, il tratto cervicale mostra una convessità anteriore, definita lordosi. Successivamente, la curvatura toracica si distingue per una convessità posteriore, nota come cifosi. Infine, il tratto lombare, ovvero l’ultima parte della colonna, presenta anch’esso una convessità anteriore e prende il nome di lordosi.

Secondo quanto riportano i testi, quando si esamina la colonna vertebrale sul piano coronale, essa non dovrebbe mostrare deviazioni rispetto alla linea mediana. Tuttavia, se si osservano delle deviazioni, si parla di scoliosi. (Drake, Vogl & Mitchell, 2014) 

C’è correlazione tra lo zaino di scuola e scoliosi?

Lo zaino pesante di scuola può causare la scoliosi? Anche se l’Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale ha rilevato che il 95% dei genitori italiani crede che una postura scorretta o uno zaino troppo pesante provochino mal di schiena o scoliosi (Redazione Avellino, 2017), la scienza afferma il contrario (Orthopedic Associates, 2017).

Nel 2017, dei ricercatori eseguirono una revisione sistematica per esaminare l’eventuale correlazione tra l’uso di zaini pesanti e i problemi alla schiena nei giovani. Dallo studio si concluse che lo zaino scolastico non rappresenta una causa di disturbi alla schiena né nei bambini né negli adolescenti. (Yamato et al., 2018)

Cause della scoliosi

Le scoliosi vengono solitamente classificate in base a ciò che si suppone sia la loro origine o l’età in cui appaiono.

Tipi di scolisi

  • Congenite (il bambino nasce con essa perché la colonna vertebrale non si è formata in modo corretto durante il suo sviluppo nel ventre materno);
  • Giovanili  (si sviluppano tra la nascita e l’età di 10 anni e la causa è di solito sconosciuta)
  • Adolescenziali (consiste in un cambiamento della forma della colonna vertebrale quando il bambino diventa adolescente)
  • Iatrogeniche (sono le scoliosi causate da interventi chirurgici)
  • Degenerative (di solito si sviluppano perché c’è una debolezza ossea e la vertebra si comprime su un lato e da origine ad una curvatura)
  • Sindromica (se la scoliosi si sviluppa per la presenza di sindromi come: la trisomia-21, Prada-Willis, Marfan’s e Ehlers Danlos sindrome)
  • Altre (causate da tumori, infezioni…).

Severità della Scoliosi

Le scoliosi vengono poi classificate in base alla gravità della curva in leggera, moderata o severa. Mentre le curve della scoliosi possono essere successivamente definite come primarie o secondarie. La curva primaria di una scoliosi rappresenta la maggiore curvatura mentre le altre curvature vengono definite secondarie o compensatorie. (Scoliosis Association UK, 2020)

Cos’è una scoliosi funzionale?

Che cos’è una scoliosi funzionale?
​La scoliosi funzionale è una curvatura della colonna vertebrale che si sviluppa in uno dei seguenti cinque casi:

  • una delle gambe è più corta dell’altra
  • il bacino è furi asse
  • ci sono delle cattive abitudini nel sedersi o muoversi
  • ci sono delle debolezze muscolari
  • c’è del dolore per via di un’ernia al disco o altre strutture infiammate e non si riesce a stare dritti. (Pulisciano, 2020)

Come misurare la severità della Scoliosi

I principali metodi che vengono utilizzati per misurare la severità della scoliosi sono due: l’angolo di Cobb ed il metodo di Risser-Ferguson. Vengono entrambi misurati dall’Ortopedico sulla radiografia  antero-posteriore toracica e l’angolo che se ne ricava viene utilizzato per valutare se la scoliosi è leggera, moderata o grave.

Angolo di Cobb

Come primo passo si decide qual’è la prima e l’ultima vertebra della curvatura del rachide – le due vertebre più inclinate verso il centro della scoliosi. Poi viene disegnata una linea seguendo la direzione della faccia superiore del corpo vertebrale che segna l’inizio della curvatura e una seguendo la direzione della faccia inferiore del corpo vertebrale che segna la fine della curvatura. Si misura poi l’angolo di intersezione di queste due linee. Quando l’Ortopedico misura quest’angolo tiene conto del fatto che: 

  • se due persone viene chiesto di disegnare l’angolo di Cobb e misurarlo, ci può essere una variazione di 5-10° tra i due angoli disegnati;
  • qualora il paziente non sia perfettamente parallelo al film quando la radiografia viene fatta, ci può essere una variazione dell’angolo di 20°;
  • la radiografia di controllo dovrebbe essere svolta alla stessa ora del giorno in quanto nello stesso giorno l’angolo varia di 5°. (El-Feki & Tualmer, 2020)

​Attraverso l’angolo di Cobb, le scoliosi vengono classificate come: 

  • minima (<10° – comune, 2-3% della popolazione)
  • minima ma che necessita attenzione da parte di un terapista come il fisioterapista, il chiropratico o l’osteopata ed esercizio fisico (15-20°)
  • moderata (tra i 20° e i 40° – rara, 0.3-0.5% della popolazione). Il consulto con l’Ortopedico diventa necessario e l’Ortopedico potrebbe prescrivere il corsetto o un supporto da utilizzare in concomitanza di un intervento di un terapista come il fisioterapista, il chiropratico o l’osteopata;
  • grave (oltre i 40° – molto rara > 0.1%). Questo tipo di scoliosi necessita la visita dall’Ortopedico e potrebbe richiedere l’intervento chirurgico. il terapista come il fisioterapista, il chiropratico o l’osteopata può semplicemente intervenire per provare ad alleviare possibili dolori. (Physiopedia, 2020)

Il metodo di Risser-Ferguson

Con questo metodo, l’angolo di curvatura della scoliosi è calcolato come segue. Prima di tutto, il centro della vertebra più scostata dalla mezzeria (A) viene identificato sulla radiografia. Dopo viene identificato il centro della vertebra che segna l’inizio della scoliosi (B) e il centro della vertebra che ne segna la fine della curvatura (C). Poi disegnate due linee. Una passa sul punto A e il punto B, mentre l’altra passa sul punto A e il punto C. Infine, l’angolo che si forma tra le due linee viene quindi misurato. Con questo metodo si usano parametri differenti per giudicare se una scoliosi è minima, moderata o severa. (Zezo, 2016)

​C’è poi da ricordare che la misura dell’angolo della scoliosi non è l’unico parametro che viene considerato quando si valuta la gravità della scoliosi. Infatti, vengono anche considerati fattori come:

  • il grado di rotazione delle vertebre (metodo del processo spinoso di Cobb)
  • il grado di maturazione della vertebra (l’apparenza dell’apofisi superiore ed inferiore della vertebra)
  • il grado di calcificazione dell’apofisi della cresta iliaca (Zezo, 2016)

Misurare la scoliosi con i raggi x è un metodo preciso?

Lo sapevate che è molto facile alterare un’immagine radiografica se l’area del corpo esaminata non rimane perfettamente parallela al film fotosensibile o al ricevitore elettronico? I raggi X si propagano come un cono di luce. Quindi, se un lato dell’area da esaminare si trova leggermente più lontano rispetto all’altro, si genera una distorsione dell’immagine. A volte, chi interpreta la radiografia può considerare questa distorsione come un ritrovamento clinico rilevante per impostare il trattamento, anche se in realtà non lo è…

La Chiropratica per la Scoliosi è efficace?

Se si sperimentano tensioni o dolore alla schiena per via della scoliosi, il Chiropratico può aiutare ad alleviare queste sintomatologie! Attraverso la manipolazione vertebrale, si può andare ad aumentare la mobilità di quelle aree della colonna che si presentano rigide per via delle curvature scoliotiche. Qualora all’inizio della terapia, la manipolazione vertebrale risulta non essere appropriata per via della rigidità presente, il Chiropratico potrebbe decidere di utilizzare delle tecniche di mobilizzazione vertebrali.

Queste tecniche di terapeutiche manuali più leggere, consentono di ammorbidire l’area senza irritarla troppo. In combinazione a questo lavoro, l’ammorbidimento della muscolatura con specifici massaggi e l’uso di esercizi posturali possono incrementare la funzionalità della scoliosi al punto di alleviare significativamente i sintomi percepiti. Ci sono diversi studi che riportano l’efficacia della Chiropratica nel gestire casi di scoliosi. A seguire ne potete trovare tre esempi. 

Mantenimento della Scoliosi dopo aver ricevuto il Trattamento Chiropratico ed esercizi posturali. 

L’obiettivo di questo studio fu verificare il mantenimento dei miglioramenti ottenuti con il trattamento chiropratico a 24 mesi dalla fine della terapia manuale. I ricercatori selezionarono ventotto pazienti con un angolo di Cobb di 44° ± 6° e li sottoposero a trattamento chiropratico per sei mesi. Al termine del periodo, eseguirono una radiografia per valutare l’evoluzione dell’angolo di Cobb, registrarono la diminuzione del dolore e del grado di disabilità, ed effettuarono una spirometria.

Dopo 24 mesi, riesaminarono gli stessi pazienti utilizzando gli stessi parametri. I risultati mostrarono che, in tutti i 28 casi, l’angolo di Cobb non era regredito e dolore, disabilità e funzione respiratoria misurate con spirometria erano rimaste stabili rispetto alla fine del trattamento. (Morningstar, 2011)

Il Trattamento Chiropratico può aiutare a diminuire l’angolo di Cobb della Scoliosi che si sviluppa in fase adolescenziale.

Poco prima del 2016, dei ricercatori condussero una ricerca per verificare se il Trattamento Chiropratico potesse ridurre la severità della scoliosi negli studenti che frequentano le scuole elementari. Byun e Han coinvolsero diverse famiglie con figli affetti da scoliosi idiopatica, ed ottennero il loro consenso per partecipare all’esperimento.

I ragazzini, le cui famiglie aderirono allo studio, ricevettero un trattamento chiropratico tre volte a settimana per otto settimane, con appuntamenti di 30 minuti. I ricercatori eseguirono radiografie di controllo prima dell’inizio del trattamento, alla quarta settimana e all’ottava settimana, misurando l’angolo di Cobb in ciascuna fase.

La ricerca rivelò che già alla quarta settimana le radiografie indicavano una diminuzione dell’angolo di Cobb. I risultati confermarono quindi l’efficacia della Chiropratica nel trattamento della scoliosi idiopatica che si manifesta durante l’adolescenza. (Byun & Han, 2016)

Un’ulteriore prova che la Chiropratica per la Scoliosi idiopatica adolescenziale può essere di aiuto.

Chun Pu Chu e colleghi condussero uno studio retrospettivo analizzando cartelle cliniche per esaminare il ruolo della Chiropratica nel miglioramento della scoliosi idiopatica giovanile. Per lo studio, selezionarono solo le cartelle cliniche di ragazzini con età il più simile possibile (media 13,3 anni), una storia medica poco complessa e lo stesso tipo di trattamento ricevuto.

Lo studio evidenziò che il Trattamento Chiropratico ridusse l’angolo di Cobb in media del 21%. Poiché il valore medio dell’angolo passò da 29,7° a 23,4°. (Chun Pu Chu et al., 2016)

Autore: Oscar Mazzocco D.C.

Referenze:

  1. Highsmith JM & Moore P (2020). Scoliosis Causes, Syntoms, Diagnosis and Treatment. Disponibile alla pagina:  https://www.spineuniverse.com/conditions/scoliosis [Visitata il: 16.11.2020]
  2. AANS (2020). Scoliosis. Disponibile al sito: https://www.aans.org/en/Patients/Neurosurgical-Conditions-and-Treatments/Scoliosis [Visionato il 16.11.2020]
  3. UKSC (2020). Scoliosis Statistics. Disponibile alla pagina: https://scoliosisclinic.co.uk/tag/scoliosis-statistics/ [Visitata il: 16.11.2020]
  4. Martucci G (2017). La Scoliosi: riconoscerla per prevenirla. Disponibile al sito: https://www.topdoctors.it/articoli-medici/la-scoliosi-riconoscerla-per-prevenirla [Visionato il: 16.11.2020]
  5. Pennisi M (2020). Scoliosi: cos’è?. Disponibile alla pagina: https://www.idoctors.it/patologia-scoliosi-26483 [Visionata il: 16.11.2020]
  6. Drake R.L,  Vogl W. & Mitchell A.W.M (2014). Gray’s Anatomy for students. Third Edition. Elseviers Health Sciences.
  7. Bitonti A (2020). Ipercifosi. Disponibile alla pagina: https://www.movimentobenessere.com/44-2/iperlordosi-e-ipercifosi/ [Visitata il: 16.11.2020]
  8. Cellini News (2011). Lordosi della Schiena. Disponibile alla pagina: https://www.clinicacellini.it/news/lordosi-della-schiena [Visionato il:17.11.2020]
  9. MSD (2020) Malattia di Sheuermann. Disponibile alla pagina: https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/pediatria/malattie-delle-ossa-nei-bambini/malattia-di-scheuermann [Visionata il: 17.11.2020]
  10. Redazione Avellino (2018). Scoliosi e mal di schiena, per la scienza non è colpa dello zaino pesante. Disponibile alla pagina: https://avellino.occhionotizie.it/mal-di-schiena-scienza-non-e-colpa-zaino-pesante/ [Visionato il: 17.11.2020]
  11. Yamato TP, Maher CG, Traeger AC, Williams CM & Camper SJ (2018). Do schoolbags cause back pain in children and adolescents? A systematic review. The Journal of Sports Medicine. 52:1241-1245
  12. Orthopedic Associates (2017). Can heavy backpack cause scoliosis? Disponibile al sito: https://www.oaidocs.com/2017/04/14/can-a-heavy-backpack-cause-scoliosis/ [Visitato il: 17.11.2020]
  13. Scoliosis Association UK (2020). Types of Scoliosis. Disponibile al sito: https://www.sauk.org.uk/types-of-scoliosis/types-of-scoliosis [Visitata il: 17.11.2020]
  14. Pulisciano G (2020) Scoliosi strutturale e funzionale. Disponibile al sito: https://clinicadellasalute.com/scoliosi/ [Visitato il: 17.11.2020]
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    [Visonato il: 17.11.2020]
  16. ​El-Feki M & Tualmer A (2020) Cobb’s angle. Disponibile al sito: https://radiopaedia.org/articles/cobb-angle [Visitato il:18.11.2020]
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  19. Chun Pu Chu E, Chakkaravathy DM, Huang KHK, Kye Ho VW, Lo F & Baumik A (2016). Changes in radiographic parameters following chiropractic treatment in 10 patients with adolescent idiopathic scoliosis: A retrospective chart review. Clinics and Practice. 10(3):1258.  Disponibile alla pagina: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7482186/ [Visionata il: 18.11.2020]
  20. Morningstar M (2020). Outcomes for adult scoliosis patients receiving chiropractic rehabilitation: a 24-month retrospective analysis. Journal of Chiropractic Medicine. 10(3): 179:184pp. Disponibile al sito: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3259989/ [Visionato il: 18.11.2020]