La Chiropratica per il Mal di Schiena Lombare

La Chiropratica può aiutare per il Mal di Schiena Lombare?

Il mal di schiena è uno dei sintomi più comuni che possiamo sperimentare nel corso della nostra vita. In effetti, rappresenta anche una delle principali cause di disabilità a livello globale: può impedirci di lavorare e ostacolare lo svolgimento delle attività quotidiane più semplici (WHO, 2013).

Proprio per questo motivo, molte persone si rivolgono al Chiropratico, cercando sollievo da questo disturbo. Numerosi studi hanno dimostrato in modo ripetuto quanto la Chiropratica sia efficace e sicura nel facilitare il recupero da diverse condizioni, tra cui discopatie, irritazione da ernie del disco, disfunzioni delle faccette articolari e spasmi muscolari (Bronfort et al., 2010).

Incidenza nella popolazione

Il 70% di noi sperimenterà almeno un episodio di mal di schiena lombare nel corso della propria vita. In generale, questo sintomo può manifestarsi a qualsiasi età, tuttavia, la probabilità di svilupparlo risulta più elevata tra i trentacinque e i cinquantacinque anni (Andersson, 1997).

Negli ultimi anni, però, sembra che questi dati stiano subendo un cambiamento. Infatti, l’incidenza del mal di schiena lombare tra bambini e adolescenti sta aumentando in modo significativo, suggerendo una nuova tendenza che merita attenzione (WHO, 2013)

Quanto è frequente il mal di schiena?

Nel 2010, è stato pubblicato il Global Burden Disease Study. In questa ricerca, sono state evidenziate quali sono le principali malattie e i principali infortuni sofferti dalla popolazione a livello mondiale. Il mal di schiena lombare, è rientrato nei primi 10 posti di questa graduatoria (Vos et al, 2010)

Anatomia della Colonna Vertebrale Lombare

La colonna vertebrale comprende 34-35 ossa, chiamate vertebre. In particolare, le cinque vertebre situate tra l’ultima toracica (T12) e l’osso sacro prendono il nome di vertebre lombari. Procedendo dal basso verso l’alto, queste vertebre si identificano come L5, L4, L3, L2 e L1.

Rispetto agli altri segmenti vertebrali, le vertebre lombari presentano dimensioni maggiori e riescono a sopportare carichi più elevati. Inoltre, si articolano tra loro grazie alle faccette articolari e ai dischi intervertebrali, che ne garantiscono mobilità e stabilità.

I dischi intervertebrali presentano una struttura composta da tessuto connettivo fibroso disposto ad anelli nella parte esterna. Al centro, si trova un nucleo gelatinoso capace di assorbire e dissipare forze estremamente elevate, contribuendo alla resistenza e alla flessibilità della colonna.

In aggiunta, la colonna vertebrale lombare riceve supporto da muscoli particolarmente forti, tra cui il multifido, il quadrato dei lombi, il gruppo degli estensori e gli addominali. Questi muscoli collaborano per garantire stabilità, movimento e protezione alla zona lombare. (Drake, Vogl & Mitchell, 2014)

È possibile avere una vertebra in meno o in più?

“Mi hanno detto che ho una vertebra in più o ne ho una in meno…”. È molto raro, ma può capitare che dopo una radiografia ci venga detta una frase del genere. La verità è che abbiamo tutti, anche in questi casi, lo stesso numero di ossa ma:

  • il paio di dodicesime costole non sia presente o sufficientemente calcificato ai lati dell’ultima vertebra toracica (T12). Quindi non viene visualizzato sulla radiografia. In questo caso ci può venir detto che abbiamo una vertebra in più;
  • Il primo segmento del sacro (S1) non è fuso con il secondo (S2). Anche In questa situazione ci può venir detto che abbiamo una vertebra in più;
  • l’ultima vertebra lombare (L5) è fusa con la prima sacrale (S1) oppure presenta dei grossi processi laterali che sono articolati con il sacro o gli ilei. In questo caso ci può venir detto che abbiamo una vertebra in meno.

​In tutte e tre i casi, il Chiropratico può intervenire in tutta sicurezza per alleviare il mal di schiena lombare.

Cause del Dolore Lombare

La principale causa mal di schiena lombari è di natura meccanica. Questo vuol dire che il dolore viene causato da: articolazioni, ossa o tessuti molli attorno alla colonna vertebrale. Se vi vengono fatti dei test o delle immagini tipo radiografie o RM, il vostro Medico di Base potrebbe darvi una diagnosi specifica e dire che avete:

  • un’ernia al disco
  • ​sindrome o irritazione dell faccette articolari
  • spasmo muscolare
  • spondilite
  • artrosi della colonna vertebrale
  • una scoliosi
  • spondilolistesi 

(Shiela, 2020)

Quando il vostro Medico di Base o l’Ortopedico formula una diagnosi, il Chiropratico può intervenire per aiutarvi ad alleviare i sintomi associati. Attraverso manipolazioni, mobilizzazioni, tecniche di rilassamento muscolare ed esercizi mirati, vi offre un’opzione sicura e naturale per ridurre il dolore e migliorare la mobilità.

Di conseguenza, potrete tornare a muovervi con maggiore libertà e comfort, migliorando la qualità della vostra vita in modo efficace e non invasivo

Ma che formazione segue il Chiropratico?

lo sapevi che un Chiropratico che ha ottenuto il suo titolo di studio in una delle Università accreditate dal World Chiropractic Federation (WCF) ha nel suo curriculum una formazione molto simile a quella del Medico in diagnosi generale? (Painter F., 2000) Questo NON permette in Italia al Chiropratico di fare diagnosi mediche, ma assicura al paziente di ricevere un trattamento in tutta sicurezza.

L’Efficacia del trattamento Chiropratico per il Mal di Schiena Lombare

I trattamenti Chiropratici rappresentano una delle principali ed efficaci alternative naturali a vostra disposizione per trovare sollievo dal mal di schiena lombare. Infatti, molte linee guida per il trattamento dei dolori lombari lo confermano, e inoltre, numerose ricerche scientifiche ne evidenziano l’efficacia.

Di conseguenza, la Chiropratica si presenta come una scelta terapeutica valida per chi cerca un approccio non invasivo e mirato al recupero funzionale. A seguire, potete trovare alcuni esempi che illustrano chiaramente i benefici di questo tipo di trattamento. In particolare, questi studi dimostrano come la manipolazione vertebrale e le tecniche chiropratiche possano contribuire in modo significativo alla riduzione del dolore e al miglioramento della qualità della vita.

Le linee guida NICE per il mal di schiena lombare

Nel Regno Unito, National Institute of Health and Care Excellence (NICE) è un’ente sanitario speciale che ha l’obiettivo di: promuovere linee guida per il trattamento di sintomi e malattie basandosi su evidenza scientifica e migliorare i livelli dello standard dei servizi in ambito medico (NICE, 2017). A Novembre del 2016, la NICE ha pubblicato la nuova versione delle linee guida per l’esaminazione e il trattamento del mal di schiena lombare. Nel capitolo delle terapie non invasive, al punto 1.2.7, si può notare come la manipolazione della colonna vertebrale (anche chiamata Aggiustamento nella Chiropratica) rappresenta uno dei trattamenti più effettivi per alleviare il mal di schiena lombare con o senza sciatica. (NICE, 2016) 

Il report definitivo che sottolinea l’efficacia della Manipolazione Chiropratica nell’alleviare il mal di schiena lombare

Questo report è stato fatto per definire una volta per tutte se le Manipolazioni Chiropratiche sono efficaci nel trattare sintomatologie muscolo-scheletriche o no. Bronfort e i suoi colleghi ricercatori si sono rimboccati le maniche e hanno estrapolato un’enorme quantità di dati da varie ricerche in ambito Chiropratico. Grazie a questo minuzioso lavoro, hanno potuto concludere che senza ombra di dubbio esiste un’altissima evidenza scientifica sull’efficacia del trattamento Chiropratico per il mal di schiena lombare. (Bronfort et al, 2010)

La Manipolazione Chiropratica come terapia per il trattamento di mal di schiena lombare acuto ed ernia al disco

Nel 2006, Santilli e i suoi colleghi, hanno svolto uno studio per verificare se c’era differenza tra l’effetto terapeutico di una manipolazione Chiropratica eseguita da mani esperte e una fatta a caso. In questo studio, vennero divisi in due gruppi. Il primo  gruppo ricevette Manipolazioni Chiropratiche fatte da mani di Chiropratici esperte e il secondo manipolazioni non specifiche. La loro conclusione è stata che le precise Manipolazioni effettuate da esperti Chiropratici aiutato i pazienti ad alleviare i loro dolori alla schiena mentre quelle fatte a caso no. (Santilli, Beghi & Finucci, 2006)

​Incremento di spazio articolare nelle articolazioni della colora vertebrale lombare dopo la Manipolazione Chiropratica

L’irritazione delle faccette articolari è una delle cause più comuni di mal di schiena lombare. Anche se questo tipo di problema alla colonna non provoca compressioni di nervi, può renderci incapaci di svolgere le nostre attività giornaliere.  Quando queste articolazioni diventano doloranti per via di un irrigidimento o di un infortunio, sembra che un aumento di spazio intra-articolare può aiutare ad alleviare il fastidio e velocizzare i tempi di recupero. 

Nel 2013, Cramer e i suoi colleghi dimostrarono attraverso l’uso di RM, che la manipolazione Chiropratica in decubito laterale, rappresentava un modo molto efficace per ottenere questo desiderato incremento di spazio intra-articolare. Concludendo così che il trattamento Chiropratico può rappresentare una delle migliori terapie manuali non invasive per alleviare il dolore causato dall’irritazione delle faccette articolari lombari. (Cramer et al, 2013)

Autore: Oscar Mazzocco D.C.

Referenze:

  1. WHO (2013). Priority diseases and reasons for inclusion. Chapter: 6.24 Low back pain. Disponibile al sito: https://www.who.int/medicines/areas/priority_medicines/Ch6_24LBP.pdf [Visitato il 27.10.2020]
  2. ​Bronfort 2010 https://chiromt.biomedcentral.com/articles/10.1186/1746-1340-18-3Vas T et al Years lived with disability (YLDs) for 1160 sequelae of 289 diseases and injuries 1990-2010: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2010. Lancet, 2012, 380(9859):2163- 96. doi: 10.1016/S0140-6736(12)61729-2. Erratum in: Lancet, 2013, 381(9867):628. Al Mazroa, Mohammad A.https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23245607/​Andersson G.B.J. (1997). The Epidemiology of Spinal Disorders. In Frymoyer JW (ed.) The Adult Spine: Principles and Practice. Philadelphia, Lippincott-Raven, 1997, pp. 93–141
  3. Drake R.L,  Vogl W. & Mitchell A.W.M (2014). Gray’s Anatomy for students. Third Edition. Elseviers Health Sciences. Disponibile al sito: https://books.google.it/books?redir_esc=y&hl=it&id=Lh20BQAAQBAJ&q=lumbar+spine#v=snippet&q=lumbar%20spine&f=falseredir_esc=y&hl=it&id=Lh20BQAAQBAJ&q=vertebre+lombari#v=onepage&q=lumbar%20spine&f=false​ [Visitato il 25.10.2020]
  4. Shiel W. (2020) https://www.medicinenet.com/pain_management_all_about_your_knees/article.htm​
  5. Painter F. (2000). Chiropractic training vs Medical training course. Disponibile al sito:  https://chiro.org/LINKS/ABSTRACTS/Chiropractic_vs_Medical_Training.shtml​ [Visitato il 22.10.2020]
  6. Bronfort G, Haas M, Evans R, Leninger B and Triano J. (2010). Effectiveness of manual therapies: the UK Evidence Report. Chiropractic and Osteopathy. 18:3chiromt.biomedcentral.com/articles/10.1186/1746-1340-18-3
  7. ​NICE (2017). About NICE. Available at: https://www.nice.org.uk/ [Accessed on 11th November 2017]
  8. NICE (2016). Recommendations for non invasive treatments for low back pain. Disponibile al sito: https://www.nice.org.uk/guidance/NG59/chapter/Recommendations#non-invasive-treatments-for-low-back-pain-and-sciatica. [Visitato il 11th November 2017]  
  9. Santilli V, Beghi E. & Finucci S. (2006). Chiropractic Manipulation in the treatment of acute back pain and sciatica with disc protrusion: a randomised double blind clinical trial of active and simulated manipulation. The Spine Journal. 6(2): 131-7pp.
  10. Cramer GD, Cambron J, Cantu JA, Dexheimer JM, Pocius JD, Gregerson D,  Fergus M, McKinnis R & Grieve TJ (2013). Magnetic resonance imaging zygapophyseal joint space changing (gapping) in low back pain patients following spinal manipulation and side posture positioning: a randomised controlled mechanisms trial with blinding. Journal of Manipulative e Physiological Therapies. 36(4): 203-17. Disponibile al sito: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23648055 [Visitato il 29.10.2020]